Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza
Questo è un argomento su cui spesso si fa confusione. Io per prima, quando ho iniziato a studiare canto, non avevo ben chiari questi concetti anche perché spesso si danno erroneamente per scontati…
Al di la di qualsiasi spiegazione tecnica, dobbiamo innanzitutto affidarci alle nostre sensazioni e percezioni che si attivano durante la respirazione.
Si sente spesso parlare di diaframma e del fatto che bisogna cantare col diaframma…
Ma cos’è questo diaframma e soprattutto, a cosa serve e cosa c’entra con l’appoggio e il sostegno?
In questa sede non voglio dilungarmi in modo arzigogolato con spiegazioni scientifiche ed anatomiche.
Ci basti sapere che il diaframma è un muscolo involontario posto tra la cavità toracica e quella addominale che si contrae (ovvero si abbassa) e risale durante le fasi di inspirazione ed espirazione.
Dunque, COS’È L’APPOGGIO?
Vediamolo prima da un punto di vista percettivo e sensoriale:
Prova ad ispirare utilizzando la respirazione costo-diaframmatica (ovvero rigonfiando la pancia, nella zona centrale, a 360°). Se provi a farci caso, noterai che la sensazione è quella dell’aria che letteralmente si “appoggia” e spinge verso il basso.
Di fatto cosa è successo? È successo che i polmoni, rigonfiandosi d’aria, hanno indotto il diaframma a contrarsi verso il basso.
Appoggiare significa quindi: mantenere, prima dell’attacco del suono e attraverso la muscolatura intercostale, il diaframma in questa posizione “abbassata” che si attiva in fase inspiratoria.
Arriviamo quindi al SOSTEGNO legato alla fase espiratoria e di produzione del suono:
Se mi appoggio da qualche parte, qualcosa dovrà necessariamente sostenermi!
La sensazione sarà quella di “un qualcosa” che sostiene l’aria (che avevo precedentemente mandato in basso) riportandola lentamente dal basso verso l’alto.
Il sostegno non è altro che l’azione controllata di risalita del diaframma, coadiuvata dalla muscolatura addominale, che sostiene il fiato nella sua lenta ascesa dai polmoni verso le corde vocali.
APPOGGIO e SOSTEGNO sono quindi due movimenti antagonisti: qualcosa appoggia verso il basso e qualcosa spinge/“sostiene” verso l’alto.
L’equilibrio tra queste due componenti determina la corretta emissione vocale.
Facciamo alcuni esempi che ci possono aiutare a “visualizzare” meglio questo meccanismo.
Proviamo ad immaginare:
- Un SACCO DI SABBIA appoggiato su una colonna: è sorretto in basso ma tenderà ad allargarsi ai lati (esattamente quello che succede all’addome durante l’inspirazione).
- Un COPERCHIO DI UNA PENTOLA sostenuto dalla pressione del vapore che proviene dal basso.
- Una SIRINGA con la punta rivolta verso l’alto: lo stantuffo sostiene e spinge il liquido in modo regolare e costante verso la punta dell’ago.
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